domenica 19 giugno 2016

Arredare il soggiorno sfruttando anche lo spazio sotto la scala

 

Quando un ambiente è molto articolato, grande ma magari caratterizzato da una pianta irregolare oppure regolare con numerose aperture o magari con una scala o con un volume aggettante rispetto alla parete di fondo, può essere più difficile trovare una soluzione per sfruttarlo al meglio. La progettazione in questi casi deve seguire certamente un criterio di razionale distribuzione delle funzioni ma soprattutto tenere conto delle esigenze specifiche del cliente: si intende privilegiare la zona conviviale o quella relax? Si prediligono gli ampi spazi aperti o una suddivisione in ambienti separati? Il nostro lettore Claudio, per esempio, ci ha scritto dicendosi molto soddisfatto della sua nuova casa in costruzione, ma incerto su come sfruttare al meglio la zona giorno. Nonostante questa sia grande, luminosa e spaziosa, non sapeva decidere dove prevedere gli attacchi per la tv. Risponde con un proprio progetto l’architetto Simona Arcasi – simonaarcasi@libero.it

Studiando l’area living in funzione della predisposizione della cucina con penisola, lo spazio destinato al salotto presenta in effetti una problematica per la parete da destinare alla tv, che non trova una stretta correlazione con il divano. Pertanto, partendo da questa considerazione, la soluzione progettuale propone la realizzazione di una quinta in legno naturale ad angolo con inclinazione angolare come la parete d’ingresso. La quinta ha un altezza massima di 160 cm, così da non occupare visivamente sia lo spazio retrostante che la totale vista della scala. Elemento di arredo, la quinta ha soprattutto la funzione di accogliere la tv (con inserimento laterale di illuminazione led), un mobile basso posto verso il salotto e delle mensole sul lato opposto, una sorta di piccola zona libreria con annessa seduta (area lettura). Il divano, dunque, un modello ad angolo con chaise longue, trova spazio nell’angolo opposto ovvero tra le due pareti: quella con finestra e quella che ospita la cucina. 

Per creare una separazione tra la cucina ed il salotto, una spalletta in muratura della profondità di circa 40 cm nasconde i pensili, inoltre è un elemento utile ad accogliere le mensole che diventano un comodo piano di appoggio al lato del divano. La parete dietro il divano potrà essere definita grazie a una tinteggiatura di colore diverso (grigio cemento) dal resto delle pareti della cucina e a un abbassamento del soffitto con disegno del controsoffitto ad elle che prosegue sullo snack ed è caratterizzato dall’inserimento di led in veletta e faretti sul divano.

Per quanto riguarda i mobili contenitori, sotto la scala si prevedono guardaroba e scarpiera, nella stessa finitura (in legno) della quinta con la tv; sulla parete ortogonale alla rampa, una boiserie nella stessa finitura crea continuità estetica. Dietro la quinta l’angolo ricavato è accogliente, arredato con pratiche mensole e con una comoda seduta. Sotto la scala tre moduli da 60 cm a carrello estraibile rendono più agevole l’accesso all’interno. All’interno dei due moduli più bassi, trovano posto due scarpiere, mentre il terzo, sotto la parte più alta della rampa, è dedicato al guardaroba (la barra appendiabiti deve stare ad almeno 25 cm da terra, altrimenti l’armadiatura a profondità ridotta di 35 cm può essere ricavata accanto alla porta d’ingresso che in alternativa è invece un vano contenitore a ripiani). Per ottenere un effetto “nicchia”, questo guardaroba – chiuso con ante a specchio – sarà inglobato all’interno di una struttura in legno che incornicia la finestra e accoglie mensole e un mobile basso chiuso anch’esso con pannelli a specchio.

Ultimo dettaglio decor: sulla parete opposta alla penisola della cucina sono stati realizzati disegni con pitture di diverso colore; il motivo geometrico creato richiama l’inclinazione della quinta in legno.

Clicca sulle immagini per vederle full screen

scena-6-240-dpi scena-5-240-dpi scena-4-240-dpi SCENA-3-240-dpi scena-2-240-dpi scena-1-240-dpi STATO-DI-FATTO PIANTA-DI-PROGETTO IPOTESI-1-E-IPOTESI-2