Se c’è un settore immobiliare che non ha conosciuto crisi negli ultimi anni è sicuramente quello dei monolocali. Potrebbe essere vista come una diretta conseguenza da un lato di una diminuzione dei capitali a disposizione per l’acquisto di una nuova casa da parte delle giovani coppie, dall’altro di un aumento delle separazioni, o semplicemente delle persone che decidono di vivere come “single”.
La progettazione di un monolocale è una delle sfide più interessanti per un architetto: nelle case molto piccole infatti ogni metro quadro deve essere pianificato con cura al fine di sfruttare tutto lo spazio a disposizione, tuttavia senza andare a riempirlo con ingombri inutili.
Le case immortalate su Houzz ci vengono in aiuto con una serie di esempi particolarmente significativi di abitazioni di dimensioni molto ridotte con soluzioni di arredo e layout innovativi da cui poter prendere spunto. Vediamole in questo Ideabook e scopriamo i sei punti chiave per la progettazione di micro case.
1. Pareti attrezzate salvaspazio I monolocali francesi sono una fonte inesauribile di idee geniali nell’ambito della progettazione di spazi minuscoli. Tra le case francesi si trovano infatti molti esempi di dimensioni ridottissime: come questo appartamento parigino progettato da Geraldine Laferté, con una superficie di soli 18 m².
Ovvero, ben dieci metri quadri in meno rispetto alla superficie utile minima abitabile per un monolocale a Milano, che dev’essere invece di almeno di 28 m². Ricordiamo infatti come prima cosa di consultare il Regolamento Edilizio del comune di appartenenza, che detta le normative in merito alle metrature minime degli ambienti
Professionista: Géraldine Laferté - Scopri altre idee per cucine contemporanee
Nonostante le dimensioni così ridotte l’architetto è stato in grado di creare uno spazio interno piacevole e molto vivibile, grazie ad una progettazione attenta ai minimi dettagli e ad un uso sapiente di arredi su misura. Infatti buona parte dei lati disponibili sono stati coperti con pareti attrezzate: nonostante ad un primo colpo d’occhio sembra che esse tolgano superficie al monolocale, in realtà lo rendono molto più funzionale. Questo perché le pareti attrezzate su misura, con nicchie e ante apribili, permettono da un lato di nascondere elementi di arredo da estrarre all’occorrenza (ad esempio il tavolo), dall’altro di avere molti spazi contenitori a disposizione.
Il peggior nemico degli spazi piccoli è il disordine, quindi come prima cosa bisogna pensare alle nostre necessità pratiche, ad esempio: dove metteremo tutte le cose? Potete vedere qui altre immagini di questa piccola perla di monolocale e leggere la storia della sua proprietaria.
Professionista: Transition Interior Design - Scopri altre immagini di cucine scandinave
2. Dividere con trasparenza Il monolocale in questa foto e nell’immagine successiva sono rispettivamente di 25 e 36 m². Progettati dallo studio di interior design francese Transition Interior Design, ci mostrano due diverse soluzioni per dividere zona giorno e zona notte.
Nel primo esempio, di dimensioni più ridotte, la partizione è una vera e propria parete-libreria: divide visivamente gli spazi senza chiuderli, oltre ad essere una soluzione esteticamente molto piacevole. Anche in questo progetto un lato è stato dotato di una parete attrezzata che unisce angolo cottura e parete Tv in un’unica soluzione molto interessante.
Trovate tutte le foto del progetto nel profilo del designer d’interni, con un incredibile confronto tra il prima e il dopo.
Professionista: Transition Interior Design - Scopri altre foto di soggiorni contemporanei
In questo caso la partizione è invece una vera e propria parete vetrata, che chiaramente serve a dare luce a tutto lo spazio: immaginiamoci infatti la zona giorno di questa casa con una partizione opaca…
3. Separare con elementi mobili Lo studio newyorkese Michael Chen è andato oltre il concetto di semplice partizione. Per questo appartamento di circa 36 m², infatti, è stata progettata una parete mobile motorizzata con la televisione e una serie di contenitori. Anche il letto è all’interno di una parete attrezzata e può essere quindi estratto all’occorrenza, ovviamente spostando la parete divisoria. Certo questa è una soluzione radicale, ma perfetta per chi non vuole rinunciare ad avere una zona giorno e una zona notte di grandi dimensioni nello stesso spazio.
Professionista: Michael K Chen Architecture - Trova più idee per camere da letto contemporanee
Potete trovare qui altre immagini molto interessanti di questo monolocale newyorkese.
4. Luminosità L’immagine qui sopra parla chiaro: il bianco aiuta ad ingrandire gli spazi. Quindi via a palette cromatiche con colori chiari, che abbinano al bianco tonalità come beige e grigio chiaro, se non proprio a soluzioni in vero e proprio total white. Parallelamente, il non “riempire” uno spazio già piccolo con tanti oggetti e complementi d’arredo, magari pure in disordine, aiuta notevolmente ad ampliare visivamente la stanza, nonché a renderla più vivibile. L’immagine è tratta da un altro piccolo appartamento francese di 24 m² con un sorprendente prima e dopo che potete ammirare qui.
Professionista: 37.2 architecture - Scopri altre immagini di soggiorni scandinavi
5. Non solo bianco Non è assolutamente detto però che negli ambienti di dimensioni ridotte dobbiamo per forza rinunciare ai colori, neanche a quelli più scuri. Il segreto sta nell’aggiungere un tocco di colore in maniera adeguata, ed è qui che si distingue l’abilità del progettista. Lo studio francese 37.2 architecture, ad esempio, ha fatto della parete scura una vera e propria cifra stilistica della progettazione. In queste due case la zona notte è sottolineata da una tonalità molto scura che si inserisce perfettamente in uno spazio estremamente pulito in total white.
Altre notizie di Houzz