sabato 7 maggio 2016

Ristrutturare casa: ecco i 9 errori da evitare per non farlo diventare un incubo

 

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L’arrivo della Primavera, oltre a risvegliare la Natura e rinverdire l’ambiente che ci circonda, inaugura la stagione delle ristrutturazioni e in generale dei lavori in casa, grazie a un clima più favorevole che consente di ovviare a situazioni che possono essere alquanto scoccianti. L’Inverno, in questo modo, funziona un po’ da incubatore di idee per progettare nella propria testa come sarà la casa dei nostri sogni, quale sarà il suo aspetto, che caratteristiche avrà, quali esigenze dovrà soddisfare affinché l’abitazione sia davvero un nido, il prolungamento della nostra persona.

Chi ha effettuato dei lavori in casa almeno una volta, tuttavia, sa bene che la sua idea di casa dovrà inevitabilmente scontrarsi con 3 grandi problemi che, a volte, possono trasformare un sogno in un vero e proprio incubo. Vediamoli:

a) aumento sproporzionato del prezzo rispetto a quello indicato dal preventivo;
b) allungamento spropositato dei tempi di consegna;
c) nessuna garanzia reale che metta davvero al riparo dai problemi legati alla ristrutturazione.

 

Per evitare questi problemi abbiamo chiesto il parere ad un esperto, Domenico Moscatiello, da sempre impegnato in questo settore, fino a iperspecializzarsi in sole ristrutturazioni d’interni.

“Avere un solo focus permette di avere un vantaggio competitivo enorme su chiunque competitor, grande o piccolo che sia, e offrire allo stesso tempo un servizio eccellente alla committenza che va spesso oltre le aspettative. Avere un solo focus per 24 ore al giorno permette di ottenere una SPECIALIZZAZIONE quasi fuori dal comune che è senz’altro la chiave per il successo di qualsiasi attività, questo vale soprattutto nel nostro settore, dove la realizzazione di interni esclusivi e di prestigio richiede uno studio iniziale molto approfondito nonché un’attenzione ed una precisione millesimale nelle fasi di realizzazione. Avere un unico focus permette infatti di formare, ed appunto SPECIALIZZARE, gli addetti ai lavori, il team, i tecnici e chiunque altro ruoti intorno ad un cantiere, conoscendo quali sono quindi in anticipo eventuali problemi. Ecco perché offrire Triplice Garanzia: TEMPO-COSTO-DURATA. Molta gente ha un po’ di diffidenza iniziale e non crede alla nostra Triplice Garanzia, perché sembrerebbe troppo bello per essere vero… Ed invece possiamo tranquillamente rispettare quanto esterniamo proprio perché siamo iperspecializzati”.

 

1) Scegliere l’Impresa Edile soltanto in base al prezzo più basso praticato tra i molti preventivi richiesti. Se un’impresa è molto costosa non significa automaticamente che lavorerà meglio, ma se un preventivo è molto economico vuol dire che, spesso, c’è qualcosa sotto. È un campanello d’allarme, non un’opportunità.

2) Affidarsi a una Ditta Individuale. Una ditta individuale è quella in cui il titolare fa anche l’operaio, eseguendo in prima persona i lavori, magari aiutato dal figlio o dalla moglie in “amministrazione”. Nel caso si verificassero dei problemi, se il titolare ammette che siano dovuti a un suo errore molto spesso non ha i soldi per intervenire; se invece dovrete citarlo in giudizio, anche nel caso in cui vinciate la causa il soggetto in questione quasi sempre non ha nulla da attaccare legalmente, dunque avreste perso ulteriore denaro. Conviene così accettare di aver perso i soldi spesi e cominciare nuovi lavori, stavolta scegliendo bene l’impresa.
3) Scegliere un’Impresa Edile di grandi dimensioni  per un lavoro di portata inferiore alla sua media lavorativa. Aziende di grosse dimensioni di solito compiono lavori di grosse dimensioni, come appalti pubblici o grandi costruzioni, come appalti pubblici o grandi costruzioni. Per questo motivo, le specializzazioni e le abitudini degli operai saranno ben diversi da quelli che dovrebbe avere un operaio specializzato in ristrutturazioni di case, così come saranno diversi attrezzature e macchinari rispetto a quelli realmente adatti allo scopo. L’attenzione dedicata a voi sarà parecchio inferiore rispetto ad appalti da milioni di euro. Questo significa trovarsi davanti a delle situazioni potenzialmente disastrose a lavori ultimati.
4) Scegliere un’Impresa Edile che non dà Garanzie Reali, Dimostrabili e per Iscritto. Non si tratta qui soltanto delle garanzie previste dalla legge, che pure non sono quasi mai rispettate, ma ad altre, forse più importanti, come ad esempio la certezza che i lavori durino il tempo prestabilito, che non ci siano aumenti dei costi, che il pagamento sia posticipato a garanzia dei committenti, garanzia sugli importi erogati come anticipo, garanzia di ripristino di un’opera non andata a buon fine a titolo gratuito, immediatamente e oltre i 2 anni previsti dalla legge.
5) Non visionare il contratto d’appalto prima che sia firmato. Spesso i contratti sono firmati dai committenti senza averli letti con attenzione, o magari si firmano contratti “prestampati” con scritte in piccolo, con la conseguenza di aver di fatto “autorizzato” un’impresa a fare delle brutte sorprese, prima di tutto l’aumento dei costi per i lavori già preventivati e dei tempi di consegna.
6) Non richiedere una documentazione con lavori eseguiti e testimonianze di altri clienti prima di firmare il contratto.
È importante avere un riscontro dei lavori eseguiti dall’impresa in passato, con foto prima-e-dopo, indirizzi delle abitazioni dove sono stati fatti i lavori, recapiti di almeno 5 committenti, nominativi dei tecnici e degli amministratori dei relativi lavori. In tal modo l’impresa fa trasparenza su sé stessa, perché il cliente può verificare di persona il suo modo di lavorare.
7) Scegliere un progettista non specializzato nello stile in cui si vuole realizzare il proprio sogno
. Spesso un’unica persona fa sia da progettista che da tecnico che controlla e dirige i lavori. In realtà i veri professionisti specializzati o sono esperti della progettazione (e in particolare di qualche campo e/o settore) o della direzione tecnica del cantiere; far ricoprire entrambi i ruoli alla stessa persona risulta essere il problema più grande di tutti.
8) Affidare al progettista la direzione dei lavori (e la scelta dei materiali).
Il D.L., ossia Il “direttore dei lavori”, è una figura che dovrebbe essere in grado di controllare lo svolgimento dei lavori, delle opere e soprattutto di come si stanno eseguendo dal punto di vista tecnico. Spesso, però, sono gli architetti o gli ingegneri a fare da D.L., pur avendo compiuto tutt’altri studi che, materialmente, non gli permettono di dirigere e controllare dei lavori che richiedono conoscenze che essi non hanno in merito alla parte puramente cantieristica. Di conseguenza, non saranno in grado di riconoscere problemi in corso d’opera i quali si manifesteranno in futuro, con dispendio di tempo e denaro per il committente.
9) Non farsi realizzare il “cronoprogramma” e non verificare personalmente lo svolgimento dei lavori ogni 15 giorni. È importante avere un cronoprogramma, anche se molto semplificato, in modo da poter controllare pure in prima persona l’andamento e lo svolgimento dei lavori. Effettuando il controllo almeno ogni 15 giorni è possibile riprendere e chiedere spiegazioni per eventuali ritardi, in particolar modo se si ha l’esigenza stringente che la ristrutturazione venga ultimata nei tempi prestabiliti.

Questi sono, in breve, i 9 errori da evitare affinché ristrutturare non diventi un incubo