lunedì 2 maggio 2016

Isolare i cassonetti delle tapparelle

Un buon livello di isolamento della casa dipende anche dal corretto isolamento dei cassonetti delle tapparelle, un punto critico per la dispersione del calore.

Termografia a infrarosso per individuare dispersioni


La casa è caratterizzata, dal punto di vista costruttivo, da numerosi elementi e, come un organismo vivente, è necessario che tutti questi elementi funzionino correttamente in maniera tale da garantire la durabilità dell'edificio ed il comfort per chi lo vive.
Comfort vuol dire che all'interno vi siano delle condizioni termoigrometriche tali da rendere la permanenza piacevole: la giusta temperatura, il corretto grado di umidità, la ventilazione e l'illuminazione ottimali... insomma che l'edificio sia progettato in maniera tale da essere intelligente, garantendo così anche un risparmio energetico.

Isolamento termico
Se, infatti, il manufatto risulta correttamente progettato e, quindi, isolato, sia dal punto di vista termico che acustico, i vantaggi risiedono non solo nella sua perfetta abitabilità, ma anche in un vantaggio dal punto di vista economico, grazie al risparmio in bolletta sulle spese di riscaldamento o raffrescamento.

Per poter garantire però l'isolamento dell'edificio nella sua interezza è necessario prestare attenzione all'isolamento di tutte le sue componenti: le fondazioni, le mura perimetrali, i solai, il tetto, e non ultimi gli infissi esterni con tutti i suoi elementi.
Tra questi molta importanza assumono i cassonetti delle tapparelle, punto critico per quanto riguarda la dispersione del calore.

Come è possibile vedere nell'immagine sovrastante che mostra un'analisi termografica di un edificio, ad ogni zona di colore corrisponde un grado di dispersione termica; in particolare, le zone rosse identificano i punti di maggiore dispersione e, tra questi, sono ben evidenti proprio i cassonetti delle tapparelle.


Dispersione termica dei cassonetti delle tapparelle


Spesso, ed in maniera errata, nell'atto di una ristrutturazione si pensa solo alla sostituzione delle finestre, magari in triplo vetro, basso emissive, non prestando attenzione ai cassonetti; si crede, quindi, di migliorare il comportamento energetico dell'edificio, tralasciando però, un punto di grande dispersione di calore.


Nella maggior parte dei casi il cassonetto è in legno, in truciolare o compensato dello spessore di 1 cm circa, privo di guarnizioni e/o di barriere isolanti; è ovvio che questo elemento disperda calore, sia a causa del materiale e del suo spessore, sia a causa della scarsa tenuta all'aria per mancanza di guarnizioni e sigillature.
L'intervento di coibentazione dei cassonetti è, quindi, fondamentale per garantire il giusto livello di isolamento e ha generalmente un rapporto costi/benefici molto elevato: risulta essere una operazione dal basso impatto economico e soprattutto semplice e veloce da attuare, anche con il fai da te.

Vediamo, quindi, una delle soluzioni da prendere in considerazione per evitare la dispersione del calore all'interno dei cassonetti delle tapparelle.


Soluzioni per l'isolamento dei cassonetti delle tapparelle


FaiDaCasa.com - Tapparelle su Misura al Miglior Prezzo è una delle aziende a cui rivolgersi per l'eliminazione dei ponti termici nella zona dei cassonetti per avvolgibili.

Tra le soluzioni da adottare propone il sistema ROKA-THERMO-FLEX NEOLINE.

Pannello in Neopor isolamento cassonetto tapparelle

Si tratta di un sistema per la ristrutturazione dei cassonetti per avvolgibili composto da pannelli isolanti in grado di adattarsi a qualsiasi condizione di montaggio, grazie alla possibilità di tagliare in loco a misura i pannelli, a seconda delle dimensioni richieste. Il pacchetto isolante, a uno o due componenti, è stato messo a punto appositamente per la ristrutturazione di cassonetti per avvolgibili esistenti e si contraddistingue per l’eccezionale flessibilità e l’estrema semplicità nella posa in opera.

Si tratta di un pannello isolante scanalato di Neopor®, sigillato con una barriera di diffusione vapore interna.
Una volta stabiliti la lunghezza di sviluppo e lo spessore di isolamento, ROKA-THERMO-FLEX NEOLINE si fissa perfettamente nel vano cassonetto esistente; i segmenti a T garantiscono un isolamento termico ancora migliore ed una maggior facilità di taglio a misura del pannello.

L'azienda dispone anche di studi e prove di laboratorio che garantiscono la riduzione delle perdite di calore pari al 66% e un miglioramento dei livelli di isolamento acustico di circa 6 dB.


Come è possibile vedere nell'immagine, il montaggio è estremamente semplice e, quindi, alla portata di tutti: innanzitutto dobbiamo verificare se all'interno del vano del cassonetto c'è spazio per posizionare dell'isolante, senza compromettere lo scorrimento della tapparella.

Tra l'isolante e la tapparella completamente avvolta dovrà intercorrere lo spazio di almeno 1 cm. Verificati lo spessore e lo sviluppo che l'isolante deve avere per riparare i lati del cassonetto, si effettua la misurazione del vano, stabilendo lunghezza e spessore dei pannelli isolanti.

Una volta tagliati a misura gli stessi è possibile inserire ed incollare il pannello rigido, sulle cui scanalature faranno fissati i pannelli ROKA-THERMO-FLEX NEOLINE. Essi devono essere fissati con un morsetto ad espansione e poi sigillati con della schiuma per montaggio a bassa pressione, in maniera tale da assicurare la perfetta tenuta e la resistenza al passaggio dell'aria.
Una volta assicurata la tenuta è possibile rimuovere le opere provvisorie e richiudere il cassonetto.

Come è possibile vedere, quindi, non è necessaria alcuna opera muraria.

I vantaggi sono molteplici e risiedono, quindi in:
- aumento del comfort abitativo;
- eliminazione correnti d'aria;
- eliminazione condensa e formazione di muffe;
- miglioramento dell'insonorizzazione.

Inoltre, è importante sottolineare che, se l'operazione è ricompresa all'interno di opere di ristrutturazione o manutenzione straordinaria, il costo del materiale nonchè della manodopera, se il montaggio viene affidato ad un'azienda, rientra nella lavorazioni detraibili al 50% o 65%, in quanto, quest'ultima, tesa a migliorare il comportamento energetico dell'edificio.

In questo caso sarà indispensabile dimostrare, attraverso l'asseverazione di un tecnico, il raggiungimento degli standard minimi di legge che variano, sul territorio italiano, da zona climatica a zona climatica.

È chiaro che sarà molto difficile, con la semplice coibentazione del cassonetto portare ad un definitivo miglioramento energetico laddove, ad esempio, gli infissi sono usurati o non prestazionali.
Un intervento combinato, però, può certamente rappresentare la giusta soluzione per l'apposizione di una barriera contro la dispersione termica.