Con la legge
di stabilità c'è la possibilità di fruire della detrazione IRPEF al 65%
per l'acquisto, installazione e messa in opera di impianti domotici per
casa
Ecobonus impianti domotici
La legge di Stabilità 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208) ha previsto la proroga fino al 31 dicembre 2016 delle detrazioni fiscali per interventi sulla casa nella misura più alta, ossia la detrazione IRPEF al 50% per lavori di ristrutturazione edilizia e quella al 65% per quelli di risparmio energetico, il cosiddetto ecobonus.
Insieme alla proroga dei bonus fiscali, la Legge ha anche previsto delle novità come il bonus mobili per le giovani coppie under 35 anni che acquistano la prima casa, la possibilità per gli incapienti di cedere la detrazione al 65% alla ditta che esegue i lavori di efficientamento energetico su parti comuni di edifici residenziali, nonché la fruizione dell’ecobonus per chi installa impianti domotici.
Impianti domotici: cosa sono e a cosa servono
Molto spesso si parla di casa domotica, intendendo per tale l’abitazione intelligente, dotata di tutte quelle soluzioni utili a gestire e coordinare i vari impianti di illuminazione, climatizzazione, nonché i sistemi per autoprodurre e accumulare energia, quindi tutti gli impianti di casa che vengono così resi più efficienti. In tal modo l’obiettivo di fondo è quello di ottenere un consistente risparmio di energia.
Gli impianti domotici per la casa sono generalmente molto semplici da usare, visto che molte funzioni sono eseguite in autonomia dal sistema: con un solo comando si impartiscono delle azioni in sequenza.
Come vengono gestiti e coordinati gli impianti domotici? Viene in aiuto in tal caso la rete internet o il telefono che permettono di regolare le luci, inserire l’impianto di allarme, abbassare le tapparelle, accendere il riscaldamento da qualsiasi parte del mondo ci troviamo e in qualsiasi momento.
Ecobonus per impianti domotici
Il costo di un impianto domotico dipende da molteplici fattori, fra i quali l’estensione della casa e il numero di impianti controllati.
Sicuramente chi decide di installare in casa propria un sistema domotico avrà come risultato finale migliorie in termini di efficienza energetica, visto che il costo investito inizialmente nell’impianto viene restituito nel corso degli anni in risparmio energetico incrementando al tempo stesso il valore dell’immobile.
La legge di Stabilità 2016 ha previsto la possibilità di fruire dell’ecobonus, la detrazione IRPEF/IRES al 65% anche per chi installa tali impianti. In particolare, l’agevolazione fiscale è concessa a chi sostiene spese per l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto di una serie di impianti quali quelli di:
- riscaldamento
- produzione di acqua calda
- climatizzazione delle unità abitative.
Tutti questi impianti devono essere volti ad aumentare la consapevolezza dei consumi energetici da parte degli utenti e a garantire un funzionamento efficiente degli impianti.
Inoltre la legge prevede che tali dispositivi devono:
- mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici, mediante la fornitura periodica dei dati;
- mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti;
- consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.
Ecobonus impianti domotici: i soggetti beneficiari e la procedura
Possono fruire dell’ecobonus per l’acquisto, installazione e messa in opera degli impianti domotici:
- le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni
- i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali)
- le associazioni tra professionisti
- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
Tra gli altri soggetti ammessi all’agevolazione troviamo anche i titolari di un diritto reale sull’immobile, i condomini, per gli interventi sulle parti comuni condominiali, gli inquilini e coloro che hanno l’immobile in comodato.
Sono ammessi a fruire della detrazione anche i familiari conviventi con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) che sostengono le spese per la realizzazione dei lavori.
Per godere della detrazione al 65% per l'acquisto, installazione e messa in opera degli impianti domotici, occorre pagare le spese relative ai lavori mediante bonifico bancario o postale da cui risultino la causale del versamento, il codice fiscale del contribuente che usufruisce della detrazione, il codice fiscale o il numero di partita IVA della ditta.
La detrazione poi dovrà essere indicata nella prossima denuncia dei redditi, suddividendo l’importo da detrarre in 10 quote annuali di pari importo.
I documenti necessari da possedere sono:
- fatture e ricevute comprovanti le spese sostenute, ricevute dei bonifici di pagamento
- asseverazione di un tecnico abilitato che attesti la rispondenza dell’intervento ai requisiti richiesti (per finestre comprensive di infissi, caldaie e pannelli solari questa può essere sostituita da una certificazione fornita dal produttore)
- attestato di certificazione o di qualificazione energetica.
Ecobonus: le altre novità nella Legge di Stabilità 2016
Tra le altre novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 in relazione alla detrazione IRPEF al 65% si prevede la possibilità per i condomìni che rientrano nella no tax area, ossia che hanno un reddito molto basso e non possono fruire delle detrazioni fiscali, di cedere l’ecobonus alle imprese che effettuano i lavori di efficientamento energetico.
Infine dal 1 gennaio 2016 potranno usufruire di questa detrazione nella misura massima al 65% fino al 31 dicembre 2016 anche gli istituti autonomi case popolari (IACP) che sosterranno spese per interventi sugli immobili di loro proprietà adibiti ad edilizia residenziale pubblica.
Credito imposta sistemi di videosorveglianza
D ultimo è opportuno sottolineare che la legge di Stabilità 2016 ha previsto anche un credito d’imposta sul reddito per le spese sostenute da persone fisiche o imprese, ai fini dell'installazione di sistemi di videosorveglianza digitale o allarme.
Nel credito di imposta rientrano anche le spese connesse ai contratti stipulati con istituti di vigilanza, dirette alla prevenzione di attività criminali. Le modalità applicative saranno definite in dettaglio con un decreto ministeriale.