giovedì 14 aprile 2016

Trasformare il ripostiglio in lavanderia domestica

News di Progettazione
Per razionalizzare la gestione delle faccende domestiche è possibile trasformare un ripostiglio scarsamente utilizzato in una lavanderia perfettamente attrezzata

Importanza della lavanderia domestica


Per la gestione ottimale delle faccende domestiche, in termini sia di tempo che di comodità, può risultare molto utile disporre di un apposito spazio in cui organizzare la pulizia e stiratura del bucato, cioè in pratica di una piccola lavanderia domestica.


Infatti, molto spesso si è costretti a svolgere queste operazioni in ambienti non particolarmente adatti allo scopo, sistemando ad esempio la lavatrice e l'eventuale asciugatrice in bagno o in cucina, stirando e stendendo i panni in soggiorno o in camera da letto, spostando e ri-allestendo ogni volta gli strumenti necessari.


Allestire una lavanderia nel ripostiglio


La soluzione ottimale prevede quindi la realizzazione di una lavanderia in uno spazio altrimenti scarsamente utilizzato, come una tavernetta, un locale attiguo alla cantina, un sottotetto (purché di altezza adeguata) o un ripostiglio.

Attuale stato di fatto dell'appartamento, con il ripostiglio da trasformare in lavanderia.
L'oggetto dell'articolo riguarda proprio questo, prendendo spunto da una recente ristrutturazione di un appartamento formato da un ampio soggiorno, una camera matrimoniale, una camera singola di dimensioni più piccole, una cucina abitabile, un bagno in cui non risulta fisicamente possibile l'inserimento di una lavatrice, l'ingresso, un disimpegno e un ripostiglio.
Una delle principali esigenze della committente riguarda proprio la creazione di uno spazio da adibire a lavanderia.

Il problema è stato risolto modificando opportunamente il ripostiglio, che nella situazione attuale ha dimensioni di 2,11 mt in larghezza per 1,42 mt di lunghezza, con una superficie di circa tre metri quadrati. Inoltre, la porta di accesso ha una luce netta di appena 60 cm, perciò risulta molto scomoda e sicuramente non conforme alle normative vigenti.

La lavanderia di progetto.
Il progetto consiste, dunque, nell'ampliare leggermente il locale a scapito del disimpegno e nello spostamento della porta della camera matrimoniale per sfruttare più efficacemente lo spazio.
La nuova lavanderia ha perciò dimensioni di m 2,11 (in larghezza, che rimane invariata) x 1,90 (in lunghezza, che aumenta di circa 50 cm), con una superficie di circa 4 mq.

Anche la porta è stata ovviamente allargata, resa più comoda e sostituita con una porta a soffietto con luce netta di 80 cm, al duplice scopo di ridurne l'ingombro e di risparmiare sui costi: l'installazione di una porta a scrigno, cioè scorrevole all'interno della parete, si sarebbe infatti rivelata alquanto laboriosa per la conformazione delle pareti.

Le opere murarie necessarie per adattare il ripostiglio a lavanderia (giallo: demolizione; rosso: costruzione).

Il lavatoio, esplicitamente richiesto dalla committente, è stato posizionato in aderenza alla parete, così da minimizzare le opere idrauliche. Il pavimento è in piastrelle di gres porcellanato con dimensioni di 30x30 cm, economico, esteticamente piacevole e di facile manutenzione; mentre un rivestimento in piastrelle di ceramica in tinta unita con dimensioni di 15x15 cm, posizionate sulla parete del lavatoio e a fianco della porta di ingresso, protegge le murature dall'umidità e completa visivamente l'ambiente.


Mobili ed elettrodomestici per la lavanderia domestica


Naturalmente, una lavanderia domestica perfettamente efficiente dev'essere attrezzata con tutti i mobili, accessori ed elettrodomestici necessari, e cioè la lavatrice, un'eventuale asciugatrice, un lavatoio, l'asse da stiro, uno stendibiancheria e scaffali o stipetti in cui riporre gli utensili, i detersivi e altri oggetti di uso non molto frequente.

Una lavanderia perfettamente attrezzata prevede la lavatrice, un lavatoio, l'asse da stiro e uno stendibiancheria.
L'elemento fondamentale è ovviamente la lavatrice, che è opportuno scegliere di fascia alta in termini di affidabilità, prestazioni e durata nel tempo.

E la Lavatrice W1 a carica frontale dell'azienda  Miele possiede queste caratteristiche.
Infatti, le prestazioni di lavaggio sono semi-professionali, perché grazie all'innovativo sistema TwinDos, che consente il dosaggio automatico del detersivo e dell'ammorbidente, alla disponibilità di ben 23 programmi diversi in grado di trattare qualsiasi tipologia di macchia e ai consigli di lavaggio che appaiono su un display interattivo, fare il bucato diventa un'occupazione persino piacevole!

Inoltre, grazie al cestello a nido d'ape riscaldato, disponibile con l'opzione stiro rapido, anche le operazioni di stiratura si semplificano notevolmente, risparmiando tempo, fatica ed eventuali danni ai tessuti più delicati. E Miele è molto attenta anche al risparmio energetico, perchè la lavatrice W1 è in classe A+++, il massimo attualmente possibile.

Nella nostra lavanderia, non può mancare un lavandino o meglio ancora un apposito lavatoio per il bucato a mano, molto utile soprattutto per pretrattare le macchie particolarmente ostinate, mettere in ammollo preliminare i capi particolarmente delicati, tra cui ad esempio la biancheria ricamata o una camicetta di seta o infine sciacquare velocemente i capi non molto sporchi.

Un modello particolarmente comodo, versatile ed esteticamente piacevole è il Lavatoio Edilla di Montegrappa, con dimensioni di 60 cm in larghezza per 83 di altezza, vasca per il lavaggio in termoplastico di grande capacità e robustezza, asse per strofinare che funge anche da coperchio del lavatoio e un pratico mobiletto per riporre i detersivi e gli altri accessori come spugne, spazzole, catini e mollette.

É disponibile in due versioni: semplice, cioè isolato, e con predisposizione per l'incasso di una lavatrice standard.

Lo stendipanni va collocato di preferenza vicino a una sorgente di calore come un termosifone o una finestra ben soleggiata, meglio se esposta a sud. Se si dispone di spazio sufficiente e la famiglia è numerosa, conviene scegliere un modello estensibile come Ursus di  Foppapedretti, che al massimo della sua capienza offre ben 33 mt di filo utile per stendere il bucato, ma chiuso e ripiegato sta in piedi da solo occupando pochissimo spazio.

Inoltre è modulabile, e si può dunque configurare in base alla tipologia e quantità di bucato, perché il piano centrale è posizionabile a due altezze diverse: al centro per panni meno ingombranti oppure in alto per stendere lenzuola e tende. Le ali laterali sono indipendenti e si possono inclinare e aprire anche solo parzialmente.

Asse da stiro Asso di Foppapedretti.Se invece lo spazio è minimo o si desidera sfruttare un angolo vuoto magari in corrispondenza di una fonte di calore, il modello ideale è Fan, uno stendibiancheria da parete con struttura in legno massiccio di faggio e una serie di bacchette estraibili disposte a raggiera e rchiudibili se inutilizzate.

Anche per l'asse da stiro è preferibile un modello pieghevole, maneggevole e leggero, come Asso di Foppapedretti, con struttura in legno massiccio di faggio, un ampio piano da stiro sagomato in multistrato di pioppo, comodi piani d'appoggio e staffe porta-ometti per riporre la biancheria già stirata, e inoltre una piccola mensola laterale con tappetino di gomma resistente al calore per appoggiare il ferro durante le pause.

Una valida alternativa è anche il modello Stretching, stabile e funzionale, ma, una volta chiuso, di ingombro davvero minimo: solo 15 centimetri. Per una maggiore leggerezza, in questo caso la struttura è in alluminio e legno di faggio, e nella parte inferiore si trova una comoda sacca di tela per appoggiare la biancheria da stirare.

Per chi invece dispone di una lavanderia molto piccola, la Foppapedretti ha ideato un'asse da tavolo, Stirofast, per sfruttare anche la parte superiore della lavatrice o l'asse del lavatoio come piano di appoggio.